lunedì 28 marzo 2016

Meglio della televisione

Ci sedevamo a tavola rumorosi e spensierati come lo sono i bambini a quell'età. Il suo posto, com'era d'uso all'epoca, era a capo tavola e ci dava direttive varie riguardo al nostro comportamento. Richiami, scappellotti e pianti erano all'ordine del giorno. Allora, la televisione, che funzionava ad orari ben definiti, la si accendeva a mezzogiorno per seguire il notiziario.Spesso la si teneva spenta quando si pranzava, ma non ne avvertivamo la mancanza. Lui, mio padre, non lasciava vuoti, a tavola parlava sempre coinvolgendo la moglie nelle sue discussioni sugli argomenti più vari. Io, il più piccolo, non capivo tutto delle tante cose che raccontava, però mi piaceva ascoltarlo. E soprattutto mi piaceva quando raccontava episodi di guerra da lui vissuti in prima persona. E li raccontava così bene, che non mi stancavo mai di ascoltarlo. Era meglio della televisione.

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