sabato 9 aprile 2016

Una madre

La notai subito mentre si muoveva con passo insicuro tra gli scaffali del supermercato con l'aspetto smunto, il vestire un po' trasandato con maglietta e vecchi jeans. Certo non era una che si può definire una bella donna. Due bambini, silenziosi e fiduciosi, la seguivano ai due lati del carrello per la spesa che era desolatamente semivuoto.
- Mamma, mi compri questo? - gli chiedeva il più grandicello.
- No, è quasi ora di pranzo - rispondeva la donna, ma in modo tranquillo, senza quell'aria intollerante che spesso ho visto nelle mamme verso i piccoli e inevitabili desideri dei loro figlioletti.
- Ma io lo mangio dopo - ribatteva il piccolino
- Questi fanno venire il mal di pancia come l'altra volta. Ti ricordi?-
- No, non mi verrà il mal di pancia -
- Lascia perdere queste schifezze, a casa c'è un'altra cosa buona -
- Si? E cos'è? -
- Te lo dico a casa -
Il dialogo continuò così per almeno un'altra decina di minuti fino a quando il figlioletto comprese che non sarebbe riuscito a spuntarla. Giunta alla cassa la donna pagò la misera spesa e uscì.

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