giovedì 14 aprile 2016
Ordinaria resistenza
sabato 9 aprile 2016
Una madre

- Mamma, mi compri questo? - gli chiedeva il più grandicello.
- No, è quasi ora di pranzo - rispondeva la donna, ma in modo tranquillo, senza quell'aria intollerante che spesso ho visto nelle mamme verso i piccoli e inevitabili desideri dei loro figlioletti.
- Ma io lo mangio dopo - ribatteva il piccolino
- Questi fanno venire il mal di pancia come l'altra volta. Ti ricordi?-
- No, non mi verrà il mal di pancia -
- Lascia perdere queste schifezze, a casa c'è un'altra cosa buona -
- Si? E cos'è? -
- Te lo dico a casa -
Il dialogo continuò così per almeno un'altra decina di minuti fino a quando il figlioletto comprese che non sarebbe riuscito a spuntarla. Giunta alla cassa la donna pagò la misera spesa e uscì.
domenica 3 aprile 2016
Il cinico

mercoledì 30 marzo 2016
La scampagnata
in un qualche bucolico luogo non ben definito. La mattinata si presentava bene. A parte la frescura di aprile, non si intravedevano minacciosi segnali nell'aria che lasciassero presagire brutte sorprese climatiche. Ci preparavamo ad affrontare una piccola avventura verso una ignota meta armati della nostra perenne allegria e pieni di aspettative per il nostro futuro. Eduardo era un poco più grande di tutti noi. Si era sposato alcuni mesi prima con una delle nostre amiche dopo sette anni di fidanzamento. Quel giorno, lo invitammo con la moglie a uscire con noi, e lui, con il suo proverbiale e simpatico atteggiamento da uomo sicuro di sé, ci proponeva un elenco infinito di luoghi che intercalava definendoli paradisiaci. Dopo una lunga ed estenuante discussione scegliemmo finalmente la destinazione, anche se non era ancora chiaro il posto preciso. Comunque finalmente partimmo. Eduardo conduceva la carovana con la sua vecchia macchina estera mentre io ero seduto sul sedile posteriore dell'auto che lo seguiva insieme ad altri cinque amici. Tra risate e idiozie che uscivano senza controllo dalle nostre bocche cercavamo di ammazzare la noia di un tragitto che cominciava a indispettirci per l'incerta conclusione di un viaggio che durava già da due ore. Infine trovammo il posto adatto e corrispondente alle nostre incantevoli aspettative. C'era un bel prato fiorito, qualche mucca qua e là che pascolava serenamente e un ruscello poco distante. Fu una giornata piacevole e allegra. Tra le nostre amiche però, ce n'era una che sembrava non fosse completamente coinvolta dalle nostre spensierate boutade. Sembrava sempre assorta in pensieri più profondi e afflitta da qualcosa che le impediva di godere pienamente di quei momenti di semplice divertimento.
lunedì 28 marzo 2016
Meglio della televisione

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